Cos’è e come richiedere il bonus ristrutturazioni 2020

23 Ott 2020 - finanziamenti

Cos’è e come richiedere il bonus ristrutturazioni 2020

Fino al 31 dicembre 2020 è ancora possibile usufruire della detrazione fiscale del 50% per i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria in condominio o in edifici singoli.
Attenzione, in questo articolo non parleremo dell’Ecobonus 110%, bensì del bonus ristrutturazioni, che ha un applicativo pratico ben più esteso.

Cos’è il bonus ristrutturazioni 2020? È un incentivo di ristrutturazione compreso nel cosiddetto Bonus Casa; consente di ottenere una detrazione sulla spesa dei lavori suddivisa in quote annuali spalmate su dieci anni. Inoltre, anche per chi acquista fabbricati a uso abitativo ristrutturati, è prevista una detrazione Irpef entro l’importo massimo di 96.000 euro.

A chi spetta il bonus

Il bonus ristrutturazioni 2020 spetta a:

  • il proprietario o il nudo proprietario;
  • il titolare di un diritto reale di godimento;
  • l’inquilino o il comodatario;
  • i soci di cooperative divise e indivise;
  • i soci delle società semplici;
  • gli imprenditori individuali, solo per gli immobili che non rientrano fra quelli strumentali o merce;
  • chi esegue i lavori in proprio (ma solo per le spese di acquisto dei materiali utilizzati).

Qualora sostenessero le spese e fossero intestatari di bonifici e fatture, hanno diritto alla detrazione − anche se le abilitazioni comunali sono intestate al proprietario dell’immobile − anche il:

  • familiare convivente del possessore o detentore dell’immobile oggetto dell’intervento (il coniuge, i parenti entro il terzo grado e gli affini entro il secondo grado) e il componente dell’unione civile;
  • coniuge separato assegnatario dell’immobile intestato all’altro coniuge;
  • convivente more uxorio, non proprietario dell’immobile oggetto degli interventi né titolare di un contratto di comodato, per le spese sostenute a partire dal 1° gennaio 2016.

Quando spetta

Il bonus ristrutturazioni spetta in caso di lavori di restauro e risanamento conservativo e di ristrutturazione edilizia di interi fabbricati, eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie, purché provvedano all’alienazione dell’immobile entro 18 mesi dalla fine dei lavori.

Come già detto su, si può anche optare per una ristrutturazione in proprio, senza interpellare un’impresa, ma in questo caso si avrà diritto al bonus solo per le spese di acquisto dei materiali utilizzati.

Quali sono i lavori per cui spetta la detrazione

La guida dell’Agenzia delle Entrate illustra per quali lavori spetta il bonus ristrutturazioni 2020 facendo un distinguo tra interventi in condominio e su edifici singoli.

La detrazione del 50% spetta per:

  • interventi di manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia, effettuati su tutte le parti comuni degli edifici residenziali o sulle singole unità immobiliari residenziali di qualsiasi categoria catastale, anche rurali e sulle loro pertinenze;
  • gli interventi necessari alla ricostruzione o al ripristino dell’immobile danneggiato a seguito di eventi calamitosi;
  • gli interventi relativi alla realizzazione di autorimesse o posti auto;
  • i lavori finalizzati all’eliminazione delle barriere architettoniche (ascensori o montacarichi, installazione di strumenti idonei alla mobilità interna ed esterna di portatori di handicap gravi);
  • interventi relativi all’adozione di misure finalizzate a prevenire il rischio del
    compimento di atti illeciti da parte di terzi (come cancelli, grate, porte blindate, casseforti, fotocamere collegate a vigilanza privata, ecc..);
  • gli interventi finalizzati alla cablatura degli edifici e al contenimento dell’inquinamento acustico;
  • interventi effettuati per il risparmio energetici;
  • interventi per l’adozione di misure antisismiche come opere per la messa in sicurezza statica;
  • interventi di bonifica dall’amianto e opere per evitare gli infortuni domestici;
  • la riparazione di impianti per la sicurezza domestica (per esempio, la sostituzione del tubo del gas;
  • apparecchi di rilevazione di gas;
  • monitoraggio di vetri anti-infortunio;
  • installazione corrimano.

Cosa fare per richiedere il bonus

Per usufruire della detrazione bisogna inviare, prima dell’inizio dei lavori, una raccomandata A/R all’Azienda Sanitaria locale con una comunicazione, oppure alla ASL, nei casi in cui le norme sulle condizioni di sicurezza nei cantieri prevedono l’obbligo della notifica preliminare.

Al seguente link indichiamo il modello di comunicazione dell’opzione relativa agli interventi di recupero del patrimonio edilizio, efficienza energetica, rischio sismico, impianti fotovoltaici e colonnine di ricarica; e le
relative istruzioni.

Come effettuare i pagamenti

È molto importante pagare le spese detraibili esclusivamente tramite bonifico bancario o postale, non omettendo la causale del versamento, il codice fiscale del soggetto beneficiario e il codice fiscale o numero di partita IVA del beneficiario del pagamento.

Si possono pagare i lavori anche richiedendo un comodo finanziamento. In questo caso per richiedere il bonus ristrutturazioni sarà la società finanziaria a pagare l’impresa tramite bonifico bancario o postale indicando il titolare dell’agevolazione fiscale.
Dal canto suo, il contribuente dovrà essere in possesso della ricevuta del bonifico effettuato dalla società finanziaria al fornitore. L’anno di sostenimento della spesa, ai fini della detrazione, sarà quello di effettuazione del suddetto bonifico.

Con MutuOn si può finanziare il mutuo per la ristrutturazione di un immobile, quindi semplificando per il richiedente tutta la documentazione necessaria e fornendo un consistente aiuto nel momento dei pagamenti. Puoi contattare MutuOn senza impegno: non ti sarà richiesto alcun costo per il preventivo, lo studio della pratica, né qualora la richiesta di finanziamento fosse rigettata da parte dell’istituto di credito.

Come richiedere la detrazione per il bonus ristrutturazioni

Per usufruire della detrazione bisogna:

  • indicare nella dichiarazione dei redditi i dati catastali identificativi dell’immobile;
  • qualora ad occuparsi dei lavori non fosse un’impresa, ma il detentore, assieme ai suddetti dati catastali vanno indicati anche gli estremi di registrazione dell’atto che ne costituisce titolo, e gli altri dati richiesti per il controllo della detrazione.

Raccomandiamo di verificare gli ulteriori documenti da conservare qualora ce ne fosse richiesta di esibizione dagli uffici competenti: provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate del 2 novembre 2011.

Cessione del credito

In conclusione segnaliamo un’opzione molto interessante per le tasche del cittadino. Il Decreto Rilancio (18 luglio 2020) ha previsto la possibilità di effettuare la cessione del credito d’imposta, così come per l’Ecobonus 110%, anche per il bonus ristrutturazioni, così da ottenere immediatamente il rimborso della spesa sostenuta direttamente in fattura dal fornitore o da banche/istituti finanziari.

Con un esempio pratico: se si realizza un intervento di ristrutturazione che costa 15.000 euro, ottenendo la detrazione del 50% si pagherà al fornitore solo 7.500 euro; mentre ottenendo la detrazione del 110% non si pagherà nulla, ma si cederà la detrazione aggiuntiva di 1.500 euro.


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